Ambiente

Informazioni, servizi e iniziative per la tutela ambientale, la gestione dei rifiuti, il controllo dell’inquinamento e la promozione della sostenibilità nel territorio comunale

TUTELA AMBIENTALE

Gestione del verde pubblico mediante interventi generici in economia o specialistici affidati a terzi.
– Predisposizione degli atti amministrativi necessari al funzionamento degli interventi specialistici e delle forniture di materiale per il mantenimento “in economia” delle strutture.
– Manutenzione delle strutture pubbliche ambientali, compresi gli impianti e gli elementi di arredo.
– Controllo e monitoraggio del territorio in relazione a possibili rischi ambientali, in collaborazione con l’Agenzia Regionale per l’Ambiente.
– Verifica dei requisiti previsti dalla normativa forestale vigente per l’esecuzione di interventi assoggettati a comunicazione di inizio attività.
– Gestione del registro degli animali al pascolo.
– Rilascio autorizzazioni di fida pascolo.
– Gestione del catasto incendi.

PGAF (Piano di Gestione dei beni agro-silvopastorali)

La necessità di disporre di un Piano di Gestione dei beni agro-silvopastorali nasce dal fatto che il comprensorio del Comune di Colle San Magno comprende una molteplicità di aspetti importanti per uno sviluppo sostenibile del territorio, che richiedono una programmazione studiata e puntuale degli interventi da apportare.
L’ambiente agroforestale presenta complessità, fragilità e aspetti delicati, tali che ogni azione umana può comportare effetti dannosi, ad esempio:

– Tagli non ponderati possono causare piene torrentizie, valanghe o erosioni disastrose.
– Scoperture eccessive e repentine del suolo possono rallentare l’evoluzione del suolo e l’attività della microfauna.
– Presenza di specie faunistiche sensibili può essere compromessa da eccessiva frequentazione o interventi selvicolturali inadeguati, con conseguente diminuzione della biodiversità.
– Pascolo eccessivo, incontrollato e senza turnazione può innescare processi irreversibili di impoverimento del cotico erboso e favorire fenomeni erosivi.

La programmazione degli interventi di sviluppo ecosostenibile del territorio montano deve basarsi su una conoscenza scientifica dettagliata del grado evolutivo dei boschi e delle loro funzioni specifiche.

Nel comprensorio sono presenti due siti Natura 2000, SIC e ZPS, la cui importanza naturalistica richiede una gestione mirata alla conservazione degli habitat prioritari e delle specie, in armonia con le funzioni economiche, sociali e turistico-ricreative del territorio.

Gli studi eseguiti hanno prodotto:

– Un database aggiornabile con tutte le caratteristiche vegetazionali del patrimonio agro-silvopastorale.
– Una cartografia aggiornata e dettagliata in sistema informatico GIS, facilmente consultabile e utilizzabile.

Il Piano di Assestamento Forestale, redatto ai sensi della Legge Regionale 28 ottobre 2002 n. 39 e normative correlate, è stato adottato dal Consiglio Comunale il 4 dicembre 2009 ed è in via di approvazione da parte della Regione Lazio.

Complessivamente la pianificazione riguarda una superficie di 1850 ha (41,4% del territorio comunale), di cui 1400 ha di interesse forestale e 394 ha di interesse pascolivo; il 54% di quest’area ricade in ambito SIC-ZPS.

Zone SIC/ZPS

Cos’è un SIC?
Sono presenti nella regione Lazio siti di interesse comunitario, località di rilevante interesse ambientale in ambito CEE riferiti alla regione biogeografica mediterranea”. Le località, definite con l’acronimo SIC, sono state proposte sulla base del Decreto 25/3/2005, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 157 dell’8 luglio 2005 e predisposto dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ai sensi della direttiva CEE.

Cosa sono le ZPS?
Le zone di protezione speciale o ZPS, in Italia, ai sensi dell’art. 1 comma 5 della Legge n° 157/1992 sono zone di protezione scelte lungo le rotte di migrazione dell’avifauna, finalizzate al mantenimento ed alla sistemazione di idonei habitat per la conservazione e gestione delle popolazioni di uccelli selvatici migratori. Tutti i progetti edili che interessano tali zone sono soggetti a Valutazione di Incidenza ambientale.

Il Massiccio di Monte Cairo è una “penisola montuosa” che si erge nella Valle del Liri, vicino ma indipendente dal Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise, separato dalla Valle di Sora dai Monti Ernici, Cantari e Simbruini.

In conformità alle direttive della Comunità Europea, per la tutela e la conservazione della biodiversità, la Regione Lazio e il Ministero dell’Ambiente, hanno individuato il Massiccio del Monte Cairo come Sito di Interesse Comunitario e zona di Protezione Speciale (direttiva Habitat 92/43 CEE e Direttiva Uccelli 79/409/CEE) per il particolare habitat di specie vegetali ed animali.
Il massiccio di Monte Cairo appare come una “penisola montuosa che si erge nella Valle del Liri”, vicino ma allo stesso tempo indipendente dal comprensorio dei monti del Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise e separato dalla valle di Sora dai Monti Ernici, Cantari e Simbruini.
Un ambiente montano “isolato”, dove vi sono località raggiungibili solo dopo alcune ore di cammino, e che proprio grazie a questo hanno saputo conservare elementi di grande interesse non solo naturalistico ma anche storico.
Proprio in questo contesto è stato istituito il SIC-ZPS di Monte Cairo ad indicare la presenza di Habitat e specie animali e vegetali di grande interesse conservazionistico.
*tratto dalla “Relazione annuale sull’attuazione del Piano di Sviluppo Locale, Terra dei talenti, terra di lavori, terra di valori pubblicata dal GAL Verla

Pagina aggiornata il 24/06/2025



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